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ALL’EPOCA DELLA GUERRA IN IRAQ si poteva leggere questo commento: La “sindrome del Vietnam” – la malattia mentale (e fisica) chiamata così perché …colpiva a migliaia i reduci dalla guerra contro i “vietcong” e che oggi colpisce (molto meno) i veterani dell’ Iraq – è in realtà una sindrome vecchia di quasi un paio di secoli: stando a uno studio pubblicato nell’ ultimo numero della rivista “Archives of General Psychiatry” ne venivano infatti colpiti, in grande quantità, anche i soldati che tornavano a casa dopo la Civil War, la guerra civile americana che oppose gli States del nord a quelli del sud. In termini tecnici si chiama “Post-Traumatic Stress Disorder” (Ptsd) ma qualsiasi soldato americano la conosce appunto sotto il nome di “sindrome Vietnam”.

I dati dicono che i reduci americani che si sono suicidati dopo il Vietnam sono stati oltre 60.000, un numero che superò i 58.000 morti in guerra.

I veterani dell’Iraq, invece, hanno portato a casa la “sindrome del Golfo” oltre a tutto il resto.
Le cause di queste disastrose conseguenze stanno diventando di attualità.
Le cause possibili: contaminazione chimica e di vaccini sperimentali somministrati indistintamente a tutti i soldati e di missili biologici. La malattia della guerra del Golfo non fu subito riconosciuta. Inizialmente essa fu accompagnata da scetticismo e perplessità. I veterani in America hanno dovuto attendere parecchi anni prima che avvenisse il riconoscimento della malattia e della causa di servizio.

Al meeting nel dicembre 2005 del Research Advisory Committee on Gulf War Veterans’ Illnesses[1] furono considerate le seguenti cause:

E così come la guerra in Vietnam non è ancora finita, non è finita nemmeno quella nel Golfo

Il filmato ricordato in seguito mostra le conseguenze della malattia che ha colpito 100.000 soldati americani sui 700.000 spediti nella guerra del Golfo: sono morti in tanti per leucemia, cancro, tumori di vario genere.

Il documentario è stato girato nell’arco di 8 mesi tra la California, Nuovo Messico, Washington, ed il Tennesse. Intervengono veterani ammalati che spiegano i loro sintomi, la polemica in atto con il Pentagono ed il loro tentativo di riunirsi in associazioni e difendere i propri diritti. Alcuni figli di veterani nati dopo la Guerra del Golfo presentano gravissime deformazioni e mancanza di organi. Alcuni parenti affermano di essere stati contagiati, cosi come una infermiera che ha curato Veterani contaminati. Molti soldati inconsapevoli della propria malattia continuano a donare sangue rischiando di moltiplicare la contaminazione.
Il film, a lungo tenuto nel cassetto dalla Rai, è andato in onda su Raitre l’11 gennaio del 2001, mentre una nuova versione di sessanta minuti in lingua inglese è stata presentata alla scorsa Mostra di Venezia. 

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VIDEO E TESTO DELLA “SINDROME DEL GOLFO”, IL FILMATO RAI2, CHE LA RAI AVEVA OSCURATO

Alberto D’Onofrio

Circa 50.000 soldati americani su 700.000 mandati nel Golfo nel ’91 per combattere la “guerra tecnologica” contro Saddam Hussein contrassero una malattia che intaccava il sistema immunitario. La malattia nota come “Sindrome del Golfo” è da attribuirsi a vaccini sperimentali che il Pentagono fece iniettare a tutti i militari indistintamente. I figli di questi soldati nacquero con gravi malformazioni e malattie incurabili come la mancanza di organi interni, paralisi, problemi respiratori. Questa agghiacciante veritภè venuta fuori grazie ad un regista italiano, Alberto D’Onofrio, il quale per conto della Rai ha girato tre anni fa un filmato con le testimonianze in America, mai mandato in onda dalla tv pubblica. D’Onofrio gira l’Italia con il filmato per far conoscere i fatti; Sudnews ha allestito un sito e un forum per dare un contributo alla divulgazione delle atrocità che una guerra comporta.

Malformazioni congenite a causa di vaccini sperimentali somministrati ai soldati americani
(Filmato1 – 2,7 MB)

Testimonianza di un padre soldato americano
(Filmato2 – 2,5 MB)

Una guerra persa dai soldati americani e dai loro figli

I TESTI DEL DOCUMENTARIO

LA SINDROME DEL GOLFO”
(Gulf war syndrome)

organizzazione : Alessandra Ugolini
Produzione : Alpha – Bet Pictures-RAI 2-1996
-durata 40 minuti-

Steven Miller – veterano della Guerra del Golfo – : ” Sono andato nel Golfo nel Dicembre nel 1990 e sono tornato alla fine di Gennaio perchè mi ero rotto una spalla e subito dopo io e mia moglie abbiamo concepito il nostro secondo figlio che si chiama Cedrick. Non sapevamo niente dei suoi problemi fino a che mia moglie non si è fatta un ultrasuono ed allora abbiamo scoperto la terribile verità. Cedrick è nato con l’acqua nel cervello, senza l’occhio e l’orecchio sinistro e tutta la parte destra del viso completamente sottosviluppata, l’esofago e la trachea erano unite insieme, il cuore si trova nella parte destra, il suo stomaco non funziona normalmente ed ha anche un problema alla spina dorsale.
“Secondo me non c’è alcun dubbio che queste deformazioni siano causate dalla Guerra del Golfo. Basta guardare nella letteratura medica, quando un bambino nasce senza un occhio le possibili cause sono contaminazione chimica da radiazioni oppure ereditarietà. Ma i nostri test genetici sono risultati normali per cui non c’è alcun dubbio non è ereditarietà, e poi ci sono troppi bambini nati con gravi deformazioni.”

1) Scheda introduttiva :

La Guerra del Golfo era apparsa come una vittoria dell’America e dei suoi alleati che con una minima perdita di soli 150 uomini erano riusciti nell’intento di liberare il Kuwait dall’invasore Saddam. Una vittoria pagata a caro prezzo. A 6 anni da quella guerra, infatti, alla quale presero parte 700.000 soldati americani, più di 50.000 di questi sono affetti da una malattia cronica che attacca il sistema immunitario definita come “Sindrome del Golfo”. La malattia ha già ucciso tra i 5.000 e 10.000 soldati contagiando il 76 % dei familiari.
Le cause possibili: si parla di contaminazione chimica e di vaccini sperimentali somministrati indistintamente a tutti i soldati e di missili biologici lanciati da Saddam.
Il Pentagono nega l’esistenza di questa Sindrome accusando i veterani di fingersi malati allo scopo di ottenere un aiuto economico, e respinge anche la tesi della contaminazione chimica o biologica.
Le vittime innocenti di questo mistero sono decine di bambini nati con gravi deformazioni come la mancanza di organi interni, o di arti superiori o inferiori, e ancora, paralisi, problemi respiratori, insomma tutte malattie incurabili. La loro vita è appesa ad un filo e devono ricorrere a continue e costosissime operazioni per poter sopravvivere.

2) A San Francisco incontriamo il dottor Urnowitz che sta studiando la misteriosa malattia alla quale ancora non si è trovato un rimedio.
Dott Urnowitz: “Ho cominciato ad interessarmi alla sindrome del Golfo quando, trovandomi ad una conferenza scientifica, accesi per caso il televisore …
e c’era un veterano della Guerra che era un membro del congresso degli Stati Uniti, che parlava della sua malattia. I sintomi che elencava il soldato in televisione sembrano essere gli stessi per la maggior parte dei veterani. Si tratta di malattie che colpiscono il sistema nervoso e comportano anche perdita di memoria, repentini cambiamenti di umore, insonnia. Molti di questi sintomi sono classici di una disfunzione del sistema immunitario.
Inoltre molti veterani hanno concepito dopo la guerra bambini con gravi deformazioni. Sappiamo che infezioni virali possono portare alla nascita di bambini deformi per cui abbiamo un’altra prova che qualche infezione è legata a tale sindrome.
Steven Miller:” Prima della Guerra potevo correre circa 5 miglia al giorno senza nessun problema, adesso non ce la faccio più, e quando vado dal dottore militare dopo un attesa di 5 ore lui mi esamina per 3 minuti e poi mi dice che non c’è niente che non va e poi mi dice di andare a casa.
Cedrick ha gia avuto 9 interventi chirurgici e avrà bisogno di altri 5 solo per ricostruire il suo viso e penso che si meriti i migliori interventi del mondo perchè non è certo colpa sua se è nato in questo modo. Non doveva proprio succedere.
Un dottore mi ha detto che fino ad oggi abbiamo già speso un milione di dollari per Cedrick, tutti i suoi denti sono falsi , solo per il suo occhio spendiamo 900 $ al mese, è un sacco di soldi, e dovrà continuare a cambiarselo per tutta la sua vita , e questo è solo per l’essenziale ma anche le condizioni di molti altri bambini sono estremamente gravi, si parla di migliaia di dollari all’anno solo per la cure di questi bambini.

3) La prova di una contaminazione chimica arrivano direttamente dalle testimonianze di numerosi soldati che troppe volte hanno udito gli allarmi chimici suonare.
Dean Lundhulme – veterano della Guerra del Golfo – : In Aprile, dopo la fine delle operazioni di guerra, ho sentito suonare l’allarme che indicava pericolo di sostanze chimiche, io mi trovavo sotto la doccia e quindi mi è stato impossibile indossare subito gli indumenti di protezione. Tre giorni dopo mi hanno portato all’ospedale e sono entrato in coma per tre giorni poi è sopravvenuta una paralisi alla spalla destra, fortissimi dolori muscolari, incapacità di concentrazione. Sono rimasto all’ospedale per circa due settimane e poi sono tornato nella mià unità.
Erica Lundholme – sorella di un veterano -: Lui è tornato nel Maggio del 1991. Sono andata io stessa a prenderlo all’areoporto e l’ho portato a casa mia con tutto il suo equipaggiamento ed è rimasto con me per molti mesi. A quel tempo lui era già molto malato e dopo qualche mese anch’io ho iniziato a sentirmi male, avevo dei sintomi simili all’influenza ma poi ho continuato a peggiorare fino a che non riuscivo più neanche a camminare per più di un isolato. Anche adesso ho gli stessi sintomi di mio fratello,: diarrea, dolori muscolari, terribili mal di testa.
Dean Lundholme: Sapevamo già prima della Guerra che Saddam aveva la possibilità di usare armi chimiche e biologiche contro le nostre truppe.
Peter Arnett – giornalista CNN – : “Sarebbe disposto ad impiegare anche armi chimiche o biologiche nella Guerra del Golfo ?
Saddam Hussein: ” Userò tutte le armi che sarranno appropiate a contrastare le armi del mio nemico…”

Dean Lundhulme – : Siamo stati rassicurati dal presidente Bush che nel caso Saddam avesse usato armi chimiche noi saremmo ricorsi alle armi nucleari. Sono contento che non siamo arrivati a questo punto.

3b) Jim Tuite ha lavorato per ventanni nella CIA. Attualmente sta conducendo accurate indagini per scoprire le cause e le responsabilità che si celano dietro la Sindrome del Golfo.
Jim Tuite – ex agente CIA – : “C’era una grossa preoccupazione sull’eventualità che Saddam potesse usare armi chimiche o biologiche contro le forza alleate. Al fine di impedire questa terribile possibilità gli alleati avevano fatto dei piani ben precisi mirati a distruggere tutti gli arsenali chimici di Saddam.
Presidente Bush: “distruggeremo anche tutti gli arsenali chimici di Saddam come tutte le sue artiglierie e carri armati. Le nostre operazioni sono state progettate allo scopo di salvaguardare al massimo la sicurezza delle nostre truppe e della coalizione colpendo subito il vasto arsenale di Saddam”.
Jim Tuite: Quando scoppiò la guerra l’aviazione americana cominciò subito a bombardare le numerose industrie belliche produttrici di armi chimiche che si trovavano al Nord di questa cartina. Quasi immediatamente dopo i primi attacchi il vento ha cominciato a traspostare le esalazioni chimiche provocate dai bombardamenti verso Sud, dove si trovavano i soldati della coalizione. Nel giro di poche ore gli allarmi chimici hanno cominciato a suonare un pò ovunque e la presenza di sostanze chimiche è stata rinvenuta qui, qui anche qui vicino a Rafha, poi durante le operazioni di terra, sostanze chimiche sono state segnalate anche dalle due divisioni della marina che hanno attraversato questo stretto. Attraverso tutto il deserto dell’Arabia Saudita molti animali cominciarono a morire e non soltanto pecore o capre ma anche uccelli, insetti, insomma molte specie diverse contemporaneamente, il che, un fatto assolutamente inconsistente con qualsiasi epidemia veterinaria. Allo stesso tempo anche i soldati hanno inizato ad ammalarsi con sintomi influenzali a causa dell’esposizione a questi gas nervini.

4) A San Diego il veterano malato Duane Monroe si reca alla conferenza della commissione formata da Clinton allo scopo di indagare nella difficile questione. Spera che il Governo possa finalmente dargli un aiuto. Ma fino ad ora gli studi della Commissione non hanno portato a nessun risultato concreto.
Duane Monroe – veterano del Golfo – : “Durante la Guerra pensavamo di essere ammalati d’influenza, avevamo la nausea, il vomito, diarrea questo genere di cose, ma quando siamo tornati a casa abbiamo continuato a peggiorare, ed iniziato ad avere anche problemi neurologici, gastrointestinali e sangue nelle feci.
La versione ufficiale ha sempre affermato che nessuna sostanza chimica era stata rinvenuta ma non sempre ci abbiamo creduto. Infatti noi avevamo i test chimici a portata di mano, avevamo tutti gli strumenti necessari per analizzare la presenza di sostanze chimiche e molte volte i risultati mostravano che c’era stata un esposizione chimica ma ogni volta ci veniva risposto che questi test non erano corretti e di non preoccuparci.
Nella cosiddetta autostrada del suicidio nella quale molti iraqueni vennero uccisi in ritirata non vi erano insetti che volavano vicino ai cadaveri, pensavamo che tutto ciò fosse molto insolito e ci sembra ancora più strano oggi.
Arguerite Knox – membro della Commissione di Clinton – :” Pensiamo che non vi sia nessuna prova certa che dimostri che vi sia stata un uso di armi chimiche o biologiche.
Dan Fahid – capo dell’associazione veterani di San Francisco – :” Tutti guardano al fatto se l’Iraq abbia usato o meno armi chimiche ma allo stesso tempo dobbiamo puntare il dito contro il nostro stesso Governo perchè l’America ha impiegato pallottole all’uranio senza avvertire nessuno.
Neanche le truppe americane sapevano che stavano usando l’uranio e che era molto pericoloso.
Infatti quando una pallottola all’uranio colpisce un carrarmato nemico molte delle sue particelle si cospargono nell’aria e molti soldati hanno rischiato di inalare queste particelle d’uranio nel proprio corpo.
Joyce Lashof – presidente della commissione di Clinton – : “Sono solo 22 o 23 i soldati in cui sono state rinvenute traccie di uranio nel sangue e questi sono tenuti sotto stretto controllo. Oltre a questi non c’è nessuna prova che altri si siano ammalati a causa dell’uranio.

5) Nel villaggio militare di Fort Meade, nei pressi di Washington, incontriamo il sergente Brad Minns, anch’egli affetto dalla sindrome. Brad ha fatto causa al Governo in seguito alla nascita di suo figlio che presenta gravi deformazioni.
Serg. Brad Minns: – vetrano della Guerra del Golfo – Casey è stato diagnosticato con la cosiddetta “Goldenhart Sindrome” che comporta una crescita abnormale tra due organi nel corpo. Nel caso di mio figlio Casey si tratta dell’ esofago e dei polmoni. Il suo esofago è stato così rimosso e sostituito da una parte dell’intestino e per una complicazione durante l’operazione le sue corde vocali sono state recise, non può mangiare niente dalla bocca, ma deve essere nutrito attraverso un tubo collegato direttamente allo stomaco, il suo colon che è adesso il suo esofago non è più in connessione con lo stomaco per cui si nutre soltanto attraverso questo tubo.
Siga Minns – Questa è una formula speciale con cui nutriamo Casey, è un cibo predigerito molto caro ed ha circa 30 calorie.
Non sapevamo che gli mancavano le orecchie o che avesse dei problemi interni fino a che non è nato, avevamo già due figli prima di Casey ed entrambi sono sani e robusti, non ci sono casi di deformità in entrambe le nostre famiglie per cui è stato un vero shock vedere nascere questo bambino in questo modo.
Questo è il tubo con cui nutriamo Casey, mentre questo è un foro da cui ogni giorno gli devo succhiare la saliva. Il colon si sta riempiendo di secrezioni per cui le devo succhiare per impedire che vadano a finire nei suoi polmoni. Questa è la sua saliva, che altrimenti andrebbe a finire nei suoi polmoni.
Voglio mio figlio vivo e non all’ospedale per cui mi sono adattata a fare di tutto per tenermelo a casa. Qualche volta mi viene il panico quando improvvisamente diventa blu, comincio ad urlare come una pazza ma ho imparato ad arrangiarmi.
Questo apparecchio serve per aprirgli i polmoni in modo che possa respirare meglio.

Brad Minns: Eravamo molto spaventati perchè Saddam aveva già usato armi chimiche durante la precedente guerra con l’Iran . Spesso sentivamo squillare gli allarmi chimici quando eravamo nelle nostre postazioni nel deserto e subito indossavamo la maschera ma il nostro comandante ci diceva che i test chimici erano risultati negativi e quindi di toglierci la maschera.
Siga. Minns: Nessuna compagnia di assicurazione farà mai una polizza per coprire le spese di Casey perchè la sua vita futura consiste di continue operazioni per cui non sappiamo cosa fare, vogliamo che il nostro governo ci aiuti a pagare le ingenti spese mediche.
Jim Tuite: ” L’acquisizione da parte di Saddam del suo arsenale chimico e biologico è stato molto complesso. Gli agenti chimici che compongono le bombe come anche le sostanze biologiche, le parti necessarie a fabbricare a missili, i computer che progettano armi nucleari, le testate contenenti armi nucleari o chimiche venivano tutti dagli Stati Uniti ma anche dalla Russia, dalla Germania , dall’Italia e da altri Paesi sia in Europa che in Asia.

6) A Santa Barbara in California l’infermiera militare Joyce Rally sensibilizza l’opinione pubblica con le sua accese conferenze. Ha contratto la sindrome curando negli Stati Uniti alcuni veterani reduci dal Golfo. E’ convinta che le stesse armi chimiche e biologiche usate da Saddam siano provenienti dall’America.
Joyce Raily – infermiera militare – : Credo che questo Paese abbia un grave disagio perchè ha violato la convenzione di Ginevra che vieta il proliferare di armi di distruzione di massa, gli Stati Uniti hanno un serio problema di credibilità politica perchè hanno firmato quel trattato come lo ha firmato Saddam Hussein e adesso le nostre truppe sono malate perchè noi abbiamo fabbricato quelle armi e le abbiamo venduto a Saddam che le ha usate contro i nostri soldati ed è evidente dall’ostracismo dei media e dei politici americani che stanno cercando di mantenere segrete queste notizie.

Serg. Cole – veterano della Guerra del Golfo – : Facevo parte della quarta divisione e naturalmente durante la guerra mi trovavo in Arabia Saudita, Kuwait ed Iraq. Non so niente di armi chimiche o biologiche scoperte dalla nostra divisione e non ho mai sentito suonare gli allarmi chimici, non sono assolutamente consapevole del fatto che queste armi siano state usate contro di noi.

Veterano della Guerra Vietnam: Sapendo quello che so oggi non lascerei mai i miei figli combattere una guerra che è controllata sempre dai grossi banchieri, finanziata dai fondi internazionali e condotta con il proposito di ridurre la popolazione mondiale e di rubbare la terra altrui per l’interesse di pochi, questo è quello che penso della guerra al giorno d’oggi.

7) In Texas (nei pressi di San Antonio), vive Richard Arnold. Si è recato nel Golfo come civile prima dello scoppio della guerra. Eppure è affetto da sindrome ed ha una bambina, Lea, paralizzata dalla nascita. Nel suo caso la colpa sembra essere dei vaccini approvati all’ultimo momento dal Dipartimento della Sanità.
Richard Arnold (Padre di Lea): “Nella Guerra del Golfo ero un meccanico di elicotteri, dovevo occuparmi della manutenzione degli elicotteri Apache in modo che fossero pronti in ogni momento. Ma non mi trovavo nel Golfo durante la vera e propria Guerra solo precedentemente”.


Sig. Arnold: “Quando mio marito è tornato dal Golfo io sono rimasta subito incinta ma ho perso il bambino poi sono rimasta incinta di Lea e dalle numerose analisi non risultava assolutamente niente di strano nella bambina. Solo quando è nata il dottore ci disse che Lea non avrebbe mai potuto camminare e che era affetta da spina bifida, poi ci ha spiegato cosa significava. In pratica il suo midollo spinale era fuori dalla colonna vertebrale e quindi Lea era destinata a rimanere paralizzata dalla vita in giù ed all’uso del catetere per tutta la vita.


Ci hanno detto che questa malattia, spina bifida, è solitamente ereditaria ma noi abbiamo ricercato in entrambi le nostre famiglie e non ci sono mai stati casi del genere.
Io credo che sia legata in qualche modo ai vaccini che mio marito ha preso prima di partire per il Golfo e durante la sua permanenza laggiù”.
Sig. Arnold: ” E’ molto difficile quando Lea mi dice che vorrebbe camminare e giocare come gli altri bambini e non c’è niente che possa fare per aiutarla. Sono andato nel Golfo perchè pensavo fosse giusto, pensavo fosse un gesto di patriottismo partire ed aiutare il mio paese nel momento del bisogno. Se avessi saputo che il mio paese mi avrebbe trattato in questo modo, ignorando ogni misura di sicurezza, provocando per i suoi uomini il rischio di avere bambini deformi, allora non sarei mai partito.

8) All’ospedale civile di Menphis il soldato Herberth Smith ha finalmente trovato aiuti e cure dopo esser stato accusato dall’Ospedale militare Walter Riddle di fingere una malattia non esistente.


Herberth Smith – veterano della Guerra del Golfo – : “Sono tornato negli Stati Uniti il 1 Giugno del 91, sarei rimasto anche più a lungo nel Golfo ma ero già malato e pensavo che il ritorno a casa mi avrebbe messo a posto, pensavo che fosse il fumo e l’ambiente desertico a provocare la mia malattia, avevo sintomi simili all’influenza. Mi sono recato subito all’ospedale militare di Washington, il Walter Reed, ed il primo dottore che mi visitò intuì che c’era qualcosa di grave, ma quando stava per individuare di che cosa si trattava lo trasferirono e poi arrivarono gli altri dottori che non volevano curarmi. Nell’Agosto del 93 ero totalmente collassato, non potevo più camminare o guidare una macchina, avevo degli attacchi epilettici e non capivo proprio cosa mi stesse succedendo.

Dott. Pam Esa : Vorrei mostrarvi questa lettera scritta dal direttore dell’ospedale militare Walter Reed. In questa lettera lui afferma che il soldato Smith è affetto da somatizzazione, in parole povere che la malattia è solo nelle sua testa. Questa lettera è dello stesso mese nel quale le analisi ci hanno dimostrato che Herbeth Smith è affetto da una grave forma di lupus.


Herbeth Smith: ” Hanno detto ai miei dottori civili che io ero un pazzo e che fingevo di essere malato, che mi tagliavo ogni notte per provocarmi l’anemia e che mi alzavo la temperaturea corporea in modo da provocarmi una febbre alta.
Dott. Esa: I pazienti affetti da tale forma di disfunzione del sistema immunitario hanno danni agli organi interni causati dai propri globuli bianchi. Abbiamo scoperto che con cure molto aggressive come la chemioterapia si può ridurre l’attività di quei globuli bianchi. Nel suo caso la causa sembra essere quasi sicuramente una reazione ad un vaccino.


Dott.Pam Esa: “C’erano molti veterani che erano pronti a partire per il Golfo ma poi non furono mai mandati in guerra. Questi soldati ricevettero comunque il vaccino intramuscolare ma non lasciarono mai il Paese e molti di loro si sono ammalati o hanno avuto figli con le tipiche deformazioni come la Golden Hart Syndrome.
Ai veterani non è stato mai detto quali tipi di vaccini venivano loro somministrati ed ho saputo che da una base militare sono sparite 10.000 pagine di documentazioni relative a tali vaccini.

9) Oltre al vaccino intramuscolare i soldati ricevono una pillola sperimentale contro i gas nervini. Il 43% ebbe una reazione negativa immediata che si manifestò in forme allergiche di diversa natura…ma i soldati furono obbligati a prenderla in ogni caso.
Jim Tuite: “Quella pillola non era mai stata usata prima in una situazione del genere, cioè somminitrandola indistintamente a tutti i soldati, era stata approvata dal Dipartimento della Sanità solo in casi gravissimi di malattie nervose come il morbo di Parkinson. Nessuno sapeva quale sarebbe stato l’effetto di questa pillola se i soldati venivano esposti ad una contaminazione chimica. E’ stato però provato da sperimentazioni su animali che, se tale pillola aiuta a prevenire gli effetti di alcuni gas nervini può invece aumentare l’effetto di altre sostanze ovvero di quelle sostanze chimiche che sono state alla base della contaminazione durante la Guerra.

Sergente Hamden – veterano della Guerra del Golfo – : Ero un ufficiale di supporto di fanteria durante la Guerra e abbiamo trascorso la maggior parte del tempo in Arabia Saudita e 35 giorni in Iraq. Facevo parte di una delle prime unità che hanno invaso l’Iraq.


Sono rimasto nel Golfo per circa 7 mesi. Quello che ho portato a casa e che altri soldati hanno portato nelle loro case è contagioso e si sta trasmettendo ai vari componenti della famiglia.


Moglie di Hamden: ” Circa sei mesi dopo il suo ritorno ho cominciato a sentirmi poco bene, ad avere problemi agli organi genitali, e sintomi simili all’influenza. All’inizio erano sintomi deboli ma poi ho continuato a peggiorare ed anche mia figlia.
Serg. Hamnden: “Il modo in cui questa malattia colpisce gli uomini è molto strano: non si ha più nessuna emozione, non si ricorda più niente, ad esempio se mia moglie mi dice qualcosa devo scrivermela subito altrimenti dopo 10 secondi l’ho già scordata, vado nei negozi e non ricordo cosa dovevo comprare. E i dottori militari mi dicono che voglio credermi malato e per questo mi ammalo e lo stesso vale per mia moglie, ecco questa è la nostra diagnosi, che siamo degli psicopatici!
Moglie Hamnden:” Ho contattato la Croce Rossa per avvertirli che pensavamo di avere una malattia contagiosa e che eravamo preoccupati perchè non volevamo trasmetterla ad altri e loro ci hanno risposto di non preoccuparci, e noi abbiamo risposto che ci veniva comunque chiesto di donare il sangue e loro hanno ripetuto: non preoccupatevi! Allora abbiamo contattato la scuola di mia figlia avvertendoli della nostra malattia contagiosa che poteva mettere a rischio altri figli dei militari che frequentano la scuola e la direttrice ha risposto che avrebbe fatto qualcosa solo se glielo diceva il Governo. Allora ci siamo rivolti allo stesso Presidente degli Stati Uniti e lui ha fatto rispondere che non ci sono le prove per un affermazione del genere.
Jim Tuite: Ed abbiamo scoperto che il 77 % delle mogli dei veterani stanno soffrendo degli stessi sintomi dei loro mariti.


Joyce Lashof – Presidente della Commissione di Clinton : Non ci sono delle prove reali che esista una malattia che si sta trasmettendo alle famiglie, ci sono solo alcuni casi isolati ma in generale i veterani devono essere rassicurati che non infetterano le proprie famiglie.
Dott. Urnowitz: “La cosa che mi preoccupa di più è che i veterani stanno ancora donando il sangue e se c’è il rischio di un contagio anche il minimo rischio, non dovrebbero donare il sangue fino a chè non sono stati chiariti i pericoli.

10) Parte dell’opinione pubblica americana è convinta che Saddam avrebbe lanciato dei missili contenenti dei virus prodotti in laboratorio, provenienti addirittura dagli Stati Uniti. I dottori Carson e Nancy Nicholson sostengono di averne trovato le prove.
Dott. Carson Nicholson :” Ho iniziato ad interessarmi alla sindrome del Golfo quando mia nipote è tornata dalla Guerra e ha cominciato a essere colpita da sintomi molto particolari che non avevo mai visto prima ad eccezione di alcuni sintomi che aveva avuto mia moglie un anno prima della Guerra quando pensiamo che sia stata deliberatamente infettata, lavorando in un laboratorio dove si producevano armi biologiche, ovvero un microorganismo, il mycoplasma che stiamo adesso studiando.
Dott.essa Nancy Nicholson:” La malattia che ho avuto è stata così terribile che non l’agurerei neanche al mio peggiore nemico, è stato tremenda, sono dimagrita di 20 chili , ero paralizzata nella parte sinistra del corpo, mi sentivo costantemente la nausea ed un arrossamento generale. Ho il sospetto di essere stata deliberatamente infettata perchè lavoravo in un laboratorio dove si producevano segretamente armi biologiche.
Dott. Nicholson: Ci siamo concentrati sulla causa biologica ed abbiamo scoperto che il 50% dei veterani e dei loro parenti più stretti che abbiamo esaminato hanno nel sangue questo microorganismo, il mycoplasma, che ha dei geni molto inusuali che sicuramente non sono presenti in natura ma possono soltanto essere prodotti in laboratorio.
Dott .Nancy Nicholson: ” Dal quadro delle operazioni militari sembrerebbe che gli iraqueni abbiano disseminato i missili scud contenenti gli agenti biologici ed è molto irresponsabile da parte degli alleati l’aver intrapreso delle operazioni militari del genere senza gli adeguati e sofisticati strumenti di individuazione delle armi biologiche.
Giornalista: Generale ci sono state voci che, se le truppe americane venissero contaminate con sostanze biologiche, sarebbe molto difficile accorgersene perchè la nostra capacità di rilevare la presenza di sostanze biologiche non è sufficiente?
Gen Thomas Kelly – portavoce del Pentagono: ” Direi che la nostra capacità di individuare la presenza di agenti biologici è piuttosto elevata, saremo in grado di accorgerci se tali sostanze saranno usate anche se speriamo che non vengano usate, ma siamo preparati a questa eventualità.

11) L’infermiera Melina Leduck al ritorno dalla guerra si ammala di cancro ai polmoni. Inoltre le viene riscontrata una misteriosa malattia alle ossa che le impedisce di camminare.
Melina Leduck – infermiera militare – : ” Nel Dicembre del 90 abbiamo ricevuto l’odine di recarci in Arabia Saudita io e tutta la mia unità di chirurgia. Eravamo stanziati a Daharan, meglio conosciuta come la città dei missili , venivamo bombardati ogni giorno ed eravamo convinti che ci fosse qualcosa di strano in questi missili perchè ci lacrimavano gli occhi e la nostra maschera si riempiva di muco.
Io non sono la sola che si è ammalata di cancro, anzi io sono stata fortunata perchè sono viva, ma ce ne sono molti altri e l’ospedale militare continua a ripeterci che queste malattie non sono legate in alcun modo alla Guerra del Golfo ma sappiamo che non è vero. Io sto sempre peggio ho dei fortissimi dolori alle spalle, alle ginocchia ed a tutti i legamenti e molti altri hanno gli stessi miei problemi, ed è un bene che almeno possiamo parlare tra di noi almeno non ci sentiamo del tutto ignorati.
Jim Tuite: Sappiamo con certezza che ci sono altre sostanze usate dagli Iraqueni per costruire delle armi, una in particolare si chiama “Aphlatoxin” ed è una sostanza semi-biologica ovvero un prodotto chimico proveniente da un organismo. Nel caso che Saddam avesse deciso di usare tali armi contro gli Alleati noi non ce ne saremmo potuti accorgere.

12) Nei pressi di Washington vivono i coniugi Slavin che hanno avuto due figli affetti dalla cosiddetta Fryns sindrome una malattia che non permette ai polmoni di svilupparsi normalmente. Entrambi i bambini non sono sopravvissuti ma secondo i genitori la colpa della loro morte non sarebbe da attribuirsi soltanto alla misteriosa Sindrome.
Sig.ra Slavin: “Ci sono soltanto 62 casi di questa Sindrome, che io sappia, è una malattia rarissima. Quando nacque nostra figlia ci dissero che aveva poche probabilità di sopravvivere ma invece è sopravvissuta per un anno e poi è morta non per colpa dlla sua malformazione ma di polmonite.L’ospedale militare ce l’ha ridata dopo l’operazione ammalata di polmonite.

Serg. Slavin – veterano della Guerra del Golfo – Queste sono le foto di mia figlia Amanda quando aveva 11 mesi subito dopo la sua ultima operazione. Queste foto risalgono a circa 4 o 5 settimane dopo la chirurgia ovvero l’estensione del suo busto per fare spazio ai polmoni. Il giorno dopo il dottore ci disse che la sua ferita si era infettatta e poi la lasciò così. Queste sono le foto che abbiamo fatto quando l’abbiamo riportata a casa dove io e mia moglie che cercammo di curarla medicandole la ferita. Questa era un bambina di 11 mesi e questo è quello che i dottori militari chiamano cure efficienti. Non possono negare che non stanno facendo esperimenti sui nostri figli e che ci trattano come cavie per usarci nei loro esperimenti. L’ospedale di Walter REED come altri ospedali militari sono luoghi di sperimentazione per i nuovi dottori e i loro metodi vanno a scapito della nostra salute e quella dei nostri figli. Mia figlia è nata con una malformazione a causa della Guerra del Golfo ed è morta a causa della malsanità. Sfido qualsiasi persona normale a guardare queste foto e dirmi che questo è il modo di curare una bambina. All’epoca a lei non venivano somministrati neanche antibiotici o antidolorifici, e il dottore mi ha risposto, dopo che mia figlia era morta, che avrebbe rifatto la stessa cosa perchè si trattava di una ferita superficiale per cui non aveva bisogno di antibiotici. Scusate ma io prendo gli antibiotici appena mi taglio per prevenire le infezioni!


Il responsabile che ha firmato il permesso di usare vaccini sperimentali nella Guerra del Golfo è Il Generale Blank, capo dell’ospedale Walter Reed ed è anche colui il quale è stato incaricato di seguire le indagini sulla Sindrome del Golfo. Ecco il controsenso: abbiamo un comanante che è responsabile per l’uso di medicine non approvate dal dipartimento della Sanità con l’incarico di trovare il colpevole della sindrome! Se uccidi qualcuno e poi ti incaricano di trovare l’assassino dichiarerai mai la tua colpevolezza?

Si ringraziano le persone che hanno reso possibile la realizzazione di questo documentario.

regia: Alberto D’Onofrio
riprese: Jack McQueen
montaggio: Alessandra Ugolini

si ringrazia la CNN per il materiale di repertorio

prodotto da
Alberto D’Onofrio
per Alphabet Pictures e RAI 2

FONTE https://archive.org/details/ngv_ita_19960101_sindrome_del_golfo

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