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Figura: La complessità del sistema ionosfera-termosfera-mesosfera del pianeta Terra e la gamma di processi fisici operanti. Credito: NASA/J. Grobowsky

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Poco noti sono gli effetti della ricerca e dei test militari effettuati negli strati dell’atmosfera: quando, durante la Guerra Fredda, le due superpotenze, USA e URSS, si “sfidarono” anche nello spazio, impiegando le rispettive tecnologie nella realizzazione di satelliti e di test nucleari nella ionosfera, si verificarono degli effetti anomali nel nostro Pianeta. Il 9 luglio 1962 ebbe luogo il primo esperimento di esplosione di un ordigno nucleare nella ionosfera, cioè a centinaia di km dal suolo nell’alta atmosfera: si chiamava “Starfish Prime”

Le “aurore artificiali” causate da esperimenti nucleari nella ionosfera sono il segnale di una nuova era che rivendica lo spazio come campo di conquista.

La militarizzazione dello spazio avanza a ritmo spedito. Le forze armate di tutto il mondo dipendono sempre più dalle risorse spaziali, in particolare per il comando e il controllo, l’intelligence e la comunicazione. Un numero maggiore di Stati sta investendo in sistemi spaziali militari rispetto al passato. Nel frattempo, le principali potenze spaziali continuano a potenziare le proprie capacità, ponendo sempre più l’accento sulle operazioni antispaziali e antisatellitari.

Mercoledì (15 febbraio 2023), 16 alleati¹, insieme agli invitati Finlandia e Svezia, hanno lanciato una nuova iniziativa che trasformerà il modo in cui la NATO raccoglie e utilizza i dati dallo spazio, migliorerà significativamente l’intelligence e la sorveglianza della NATO e fornirà un supporto essenziale alle missioni e alle operazioni militari della NATO. https://www.nato.int/cps/en/natohq/news_211793.htm

News: NATO’s approach to space https://www.nato.int/cps/en/natohq/topics_175419.htm

Le ambizioni spaziali della NATO (guida statunitense) non sono un segreto. “Prossima fermata:NATO2030″  Leggi qui


Le informazioni riportate di seguito si trovano sul sito web della NATO e risalgono al 2014. Ciò che sta accadendo nella ionosfera da decenni dovrebbe essere di grande interesse per tutti noi, non solo per la NATO.

Controllo delle situazioni ionosferiche per infrastrutture sensibili

Nell’ambito dell’impegno a favore della sorveglianza spaziale, il programma Science for Peace and Security (SPS) della NATO sta cofinanziando un progetto per la creazione di una rete unica di rilevatori ionosferici terrestri di alta precisione in Europa, che consenta un monitoraggio coordinato della ionosfera per prevedere la propagazione delle onde e avvertire gli utenti di eventuali irregolarità. Il progetto sarà lanciato in occasione dell’11a Settimana meteorologica spaziale europea che si terrà a Liegi, in Belgio, dal 17 al 21 novembre 2014.
La ionosfera è una zona dell’atmosfera superiore caricata (“ionizzata”) che influisce sulle onde che la attraversano. I fenomeni provenienti dal sole e dagli strati atmosferici inferiori disturbano in modo significativo la ionosfera, rappresentando una minaccia per la pace e la sicurezza, in quanto possono causare il malfunzionamento di infrastrutture cruciali nel settore delle comunicazioni internazionali, della navigazione, della sorveglianza, del commercio monetario e borsistico, dei viaggi aerei e della fornitura di energia elettrica. In alcuni casi, come nei sistemi di radiocomunicazione e radiodiffusione, la ionosfera è una componente essenziale del sistema; in altri casi, come nei sistemi di radiocomunicazione e navigazione transionosferici, la ionosfera è un disturbo sostanziale. In entrambi i casi, una conoscenza della ionosfera è fondamentale per sostenere il buon funzionamento delle infrastrutture critiche sulle quali si basa il nostro mondo moderno altamente tecnologizzato.

La “tempesta magnetica di Halloween”

Nell’ottobre 2003, poco prima della festa di Halloween, una serie di fenomeni estremi derivanti dall’interazione solare-terrestre sono stati registrati dalle reti di monitoraggio del geospazio. Un fascio di energia magnetica concentrata è emerso dall’interno del Sole, formando una grande macchia solare, seguita da enormi brillamenti solari. Il 28 ottobre, la macchia solare ha espulso bruscamente una massa concentrata di vento solare elettro-conduttivo, scagliandola nello spazio interplanetario verso la Terra. Un giorno dopo, una tempesta geomagnetica ha sconvolto la magnetosfera protettiva della Terra. Questa serie di fenomeni è nota come “tempesta magnetica di Halloween”.

La tempesta, una delle più grandi degli ultimi 60 anni, ha prodotto una serie di complicati effetti sui sistemi tecnologici di tutto il mondo, di cui gli scienziati continuano ad occuparsi ancora oggi. L’accuratezza del GPS è stata significativamente compromessa, con ripercussioni sulle rilevazioni terrestri e oceaniche e sulla navigazione degli aerei commerciali e militari. I satelliti civili e militari sono stati messi in modalità operativa difensiva, altri satelliti sono stati danneggiati e un satellite scientifico giapponese è stato disabilitato in modo permanente. Le interferenze nelle comunicazioni hanno costretto il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, ad esempio, a cancellare una missione marittima. L’interferenza con le comunicazioni radio over-the-horizon ha inoltre reso inaccessibili agli aerei le rotte polari.

Mitigare le minacce


Diversi Paesi dispongono di servizi e tecnologie dedicate al monitoraggio della ionosfera, che hanno portato a progressi significativi nella previsione dei disturbi ionosferici su larga scala. Tuttavia, per i sistemi critici che richiedono una maggiore accuratezza (come i sistemi ad incremento satellitare o SBAS), è necessario prevedere anche i disturbi su scala ridotta, come le onde gravitazionali atmosferiche, le instabilità e le fluttuazioni del plasma ionosferico. Questi fenomeni si verificano attraverso i brillamenti solari, l’attività di elettroiezione aurorale, così come altri fenomeni geofisici (terremoti, cicloni tropicali) ed effetti antropici (lanci di razzi), poiché la ionosfera non è solo influenzata dall’attività solare, in quanto ha anche importanti influenze dalla mesosfera. Le conseguenze causate dai disturbi includono l’interruzione del rilevamento e del tracciamento di aerei, missili e veicoli aerei senza equipaggio (droni), satelliti e altri obiettivi, oltre a distorsioni di comunicazione, per la navigazione e per le operazioni di comando, controllo e sorveglianza a livello globale.

La NATO sta dando un contributo importante per sostenere la sorveglianza della situazione ionosferica attraverso il suo programma SPS, che sta creando una rete pilota tra le stazioni ionosferiche terrestri esistenti in Australia, Belgio, Repubblica Ceca, Germania, Grecia, Spagna e Stati Uniti. Queste stazioni sono in grado di effettuare osservazioni di massima qualità e precisione, necessarie per l’individuazione di perturbazioni in movimento. Nei prossimi tre anni, le stazioni esistenti saranno aggiornate, il personale tecnico sarà addestrato e saranno stabiliti protocolli per garantire che gli esperti abbiano, in ogni momento, un quadro completo e ad alta risoluzione della ionosfera. Il sistema di monitoraggio consentirà inoltre di comunicare i disturbi in modo prioritario e armonizzato, per evitare interpretazioni errate o confusione. Questo sistema di allerta precoce potrebbe servire da modello per altre regioni del mondo, compreso il Giappone, che è già coinvolto come osservatore.

Tra i possibili destinatari delle informazioni del sistema di monitoraggio ionosferico vi sono il National Oceanic and Atmospheric Administration Space Weather Prediction Center, il Laboratorio di Ricerca dell’Aeronautica Militare degli Stati Uniti, l’Agenzia Spaziale Europea e la Defence Science and Technology Organisation del Dipartimento della Difesa australiano. Il sistema è in grado di segnalare i rischi per la comunicazione di dati terra-spazio e fra spazio e spazio e di rilevare esplosioni di bombe o incidenti industriali, aggiungendo informazioni ai sistemi convenzionali di monitoraggio a terra messi in atto dall’Agenzia internazionale per l’energia atomica.

Traduzione a cura di Nogeoingegneria 

FONTE https://www.nato.int/cps/en/natohq/news_114786.htm

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IONOSFERA E HAARP 

Haarp è un progetto di ricerca in cui, con potenti onde radio, si riscaldano parti della ionosfera.

La sottocommissione di “Sicurezza e disarmo” del Parlamento Europeo, convocata a Bruxelles il 5 febbraio 1998, tenne un’audizione in cui si parlò sul sistema Haarp e sulle armi non letali. Benché invitati, i rappresentanti della Nato e degli Usa preferirono non partecipare.

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